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L‘INTERVENTO DEL PEDAGOGISTA CLINICO NEL MONDO DELLA SCUOLA
La vera forza di un Pedagogista Clinico in aiuto alla persona, che ben lo contraddistingue da un Pedagogista, sta nel fatto che egli oltre a poter promuovere un recupero vero e proprio delle specifiche materie e l’insegnamento di un valido metodo di studio personalizzato per ogni materia, interviene sulle cause alla base delle difficoltà scolastiche.
Gli interventi mirano a potenziare e migliorare diversi aspetti tra cui Autostima ed Autoefficacia;
Autostima (ovvero il valore che ognuno attribuisce alla sua persona e la percezione realistica di sé): spesso, è proprio questo il primo canale su cui bisogna intervenire, poiché laddove vi è una difficoltà reiterata, l’autostima non può che risentirne;
gli alunni insoddisfatti di se stessi e del proprio operato, infatti, tendono a demotivarsi nei confronti dello studio dando origine a due tipologie comportamentali:
È di fondamentale importanza valorizzare gli alunni decostruendo i ruoli negativi e aiutandoli a scoprire volta per volta le proprie ricchezze interiori ed attitudinali.
Autoefficacia (ovvero la convinzione di potere ottenere determinati risultati): gli studenti hanno bisogno di impegnarsi nel perseguimento di obiettivi che diano loro uno scopo e un senso di realizzazione. Se non si impegnano personalmente in qualcosa che per loro abbia un significato, e che sia soprattutto percepibile come obiettivo a breve o medio termine, diventano demotivati, annoiati e dipendenti da forme esterne di stimolazione. Questo tipo di atteggiamento solitamente si ripercuote in età adulta, portando il soggetto a non trovare mai in sé la giusta motivazione e continuando ad essere dipendente dall’approvazione degli altri e dagli stimoli esterni, per sentirsi soddisfatto di sé stesso.
Anche l’attenzione e la concentrazione sono elementi indispensabili per l’apprendimento (come molti altri): è principalmente dallo sviluppo di questi elementi che il soggetto può elaborare qualcosa di nuovo; l’attenzione verso i molteplici stimoli da cui siamo circondati e la concentrazione per la loro rielaborazione sono gli ingredienti di base, infatti, per far si che nuove esperienze di vita possano costituirsi come possibili opportunità di crescita e arricchimento, promuovendo così nella vita comportamenti e pensieri “nuovi” che fungano da risorse per adattarsi in maniera autonoma a nuove sollecitazioni.